I circuiti dello stress e l’alimentazione

Quando dico che mi occupo di stress e di alimentazione molti ancora si stupiscono non trovando un collegamento diretto fra i due ambiti.
In realtà il collegamento è molto più stretto di quel che si possa comunemente pensare. Il meccanismo che ci induce a mangiare molto e male dipende proprio dai circuiti dello stress. Se non si riesce a cambiare alimentazione, dipende dal fatto che il nostro cervello non elabora in modo positivo gli stress del cambiamento (insieme agli altri mille stress quotidiani) e ci induce a cercare modalità edonistiche consolatorie (cibo, acquisti compulsivi, tv, alcool). I circuiti dello stress sono veri e propri circuiti di neuroni creatisi nel tempo attraverso le nostre reazioni agli stress. Più si risponde in un certo modo agli stimoli più si rinforzano i circuiti negativi, più ci si sente in trappola (la gabbia dello stress).
Cosa sono i circuiti dello stress? Per esempio se di fronte ad un contrattempo reagiamo con eccessiva rabbia e frustrazione, ci deprimiamo e pensiamo che a noi vada tutto sempre storto, abbiamo attivato un circuito dello stress, probabilmente molto utilizzato da sempre e sempre pronto a scattare. Questi comportamenti inconsapevoli e istantanei sono immagazzinati nella parte più profonda e antica del cervello (il cervello rettiliano) e sono delle certezze! Difficile sia esserne consapevoli sia abbandonarli. E’ proprio attraverso la consapevolezza e un lavoro di identificazione paziente di questi meccanismi che si può intervenire efficacemente nel cambiare queste risposte in risposte più adattative!
L’EBT (Emotional Brain Training) ne ha studiato l’applicazione con ottimi risultati. Ma non ci sono scorciatoie, bisogna applicarsi seriamente al training quotidianamente. Il premio però è davvero allettante: una vita molto più serena, più salute e una grande forza d’animo di fronte a qualsiasi problema!
Ve lo dice chi oltre a insegnarlo lo ha incorporato nella sua vita di ogni giorno con soddisfazione!
Buona vita!Come affermato in questo articolo, puoi sfogliare la selezione delle offerte disponibili su smartphone e marche migliori ed esplorare le offerte cell phone piani di servizio più adatti alle tue esigenze.

Ma quanto mi costa dimagrire…mi conviene?

Questa è una delle domande che ogni persona in sovrappeso o in stato di obesità si fa spesso. Allora vediamo insieme i dati che ci possono aiutare a rispondere in modo sempre personale, a questa domanda.

Naturalmente dipende sempre da cosa significa per noi “conveniente”, ma vediamo i dati economici:

Tutti i metodi che in modo più o meno serio si proclamano utili a dimagrire hanno dei costi.

La BBC ha fatto un calcolo di circa 5-10.000 dollari in media per una persona obesa che voglia dimagrire con uno di questi metodi.

La Weith Watchers è uno dei più diffusi soprattutto nei paesi anglosassoni e il costo medio mensile riportato in questa ricerca condotta dalla BBC è di $700.

Per la Atkins il primo mese ha un costo di $40, dal secondo si passa a $948.

Certo belle somme…..per metodi a volte un po’ discutibili (soprattutto se parliamo di diete povere di carboidrati e troppo iperproteiche).

Ma di contro che costi avremmo se non dimagrissimo?

Questa è una domanda che non ci facciamo mai! Ma è essenziale se vogliamo davvero calcolare i soldi che ci costa realmente dimagrire!

Un articolo tratto dalla rivista “Obesity” ci rende edotti del fatto che i costi per le cure mediche aumentano con l’aumento dell’Indice di Massa Corporea (IMC).

Nella ricerca condotta dal Professor Truls Ostbye su di un campione rappresentativo di lavoratori dell’Università, si va da $2368 con IMC di 19 a $4880 con IMC di 45.

A voi decidere se dimagrire conviene o no! Naturalmente sempre che si mantenga  poi il peso forma! E questo, lo ripeto ancora, succede solo ed esclusivamente se invece di seguire l’ultima dieta di moda, impariamo attraverso un percorso di crescita personale a nutrirci bene secondo i principi di una sana nutrizione e secondo la nostra natura (diversa per ognuno di noi).

 

 

Come posso aiutarti a perdere peso?

Se provare a perdere peso per voi è un’esperienza frustrante e le “avete provate tutte!” senza successo compreso andare a parlare con uno psicologo (“magari ho qualcosa che non va!”), perché dovreste farvi seguire da me?
In effetti non vi prometto miracoli! I successi che ho li devo in parte alla collaborazione delle persone che si sono affidate a me, e senza un impegno quotidiano a cambiare qualcosa nella propria vita, non c’è psicologo né coach che tenga!
Ma se cercate qualcuno che non vi faccia mai sentire soli nel vostro percorso, che vi aiuti a tenere alta la motivazione, che sia in grado di offrirvi molta esperienza e preparazione, allora potrei esservi d’aiuto!
Il tipo di supporto che offro non è standardizzato, è personale, è creato sulla vostra personalità, sul vostro temperamento, e sulle vostre esigenze.
Ma se volete il mio aiuto professionale sono due le cose che richiedo sempre:
la prima è che la nutrizione che state adottando per dimagrire sia sana e completa, che non vi esponiate a rischi per la vostra salute.
La seconda è che siate disposti a cambiare la vostra ottica sul cibo e sulle abitudini di vita almeno quel tanto da renderle più sane.
Se siete disposti a questo… allora ci intenderemo!
A presto!

Ma quale dieta?

Dopo aver cercato per anni di non vedere il problema e di raccontarsi che stiamo bene così viene il momento della presa di coscienza e finalmente si prende la decisione: “mi metto a dieta!”. Il buon proposito di dimagrire però rischia di franare subito se non si capisce da dove nasce il sovrappeso. Che dieta iniziare dunque? Cominciamo col dire che dimagrire è una questione di testa e di sentimenti… esattamente come il meccanismo che ci ha fatto ingrassare! Maria doveva perdere 40 Kg e così girava da un dietologo ad un altro senza mai terminare una dieta. Perdeva un po’ di peso ma quando cominciava a vedersi un po’ più magra si diceva: “ma sì dai che sarà mai se oggi faccio un’eccezione?” … e l’eccezione si trasformava subito in regola, facendo naufragare la dieta. Finchè decise di provare la dieta del sondino senza sondino (che consiste nel nutrirsi di integratori sotto stretto controllo medico per 10 giorni e proseguire con una dieta per metà integratori e per metà pasti normali per un altro periodo). Con questa dieta si perdono subito molti kg e per alcune persone è eccellente perché molto motivante! Ma non per chi, come Maria, soffre di binge eating, cioè di attacchi improvvisi di fame compulsiva. Certo Maria, con molta sofferenza, è giunta alla fine dei primi 10 giorni e ha anche perso 5 kg, ma dal giorno dopo ha riiniziato a mangiare 4/5 merendine alla volta! Purtroppo chi ha questo problema comportamentale non è adatto a questo tipo di dieta se non accompagnato da un supporto psicologico/coaching che aiuti ad elaborare i meccanismi alla base del binge eating. Ora Maria ha iniziato un percorso di supporto alla dieta e sta ritrovando la forza per combattere e vincere la sua personale battaglia.
Ogni persona che si trovi in stato di sovrappeso ha una sua personale storia che va ben ponderata e capita insieme per poter trovare il percorso e le motivazioni più giuste per tornare in forma e ritrovare equilibrio e serenità.

Laura Izzi

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