Le malattie neurovegetative come Alzheimer e Parkinson sono in forte aumento e la loro insorgenza sempre più precoce. Si calcola che nei paesi europei nel 2020 saranno 15 milioni le persone con demenza (dati Ministero della Salute).
l’Alzheimer (DA) rappresenta il 54% di tutte le demenze. Le donne malate rappresentano quasi il doppio degli uomini anche per la maggiore aspettativa di vita.
La Comunione Europea ha moltiplicato gli sforzi per dare priorità agli studi su queste malattie, essendo estremamente invalidanti e costose per la comunità in termini non solo economici.
Si capisce quindi quanto sia importante una diagnosi precoce e una seria prevenzione del problema.
La cause dell’Alzheimer non sono completamente note ma ormai sono molti gli studi che confermano che una vita sana con una adeguata nutrizione, movimento, e gestione dello stress costituiscono una buona prevenzione primaria e possono aiutare anche in caso di insorgenza della patologia.
Implicata nell’insorgenza pare sia una proteina che nata come scarto dalle azioni metaboliche del cervello non venga efficacemente eliminata accumulandosi e creando dei grovigli tra i neuroni che finiscono per spegnerli.
La scienza ha messo già a disposizione farmaci che rallentano questo processo degenerativo e se anche dall’Alzheimer non si guarisce, si può avere una qualità della vita migliore di un tempo.Questo post è sponsorizzato dai nostri partner Wigs
E’ però molto importante scoprire l’insorgenza della malattia molto precocemente per avere i migliori risultati.
La diagnosi di Alzheimer viene fatta attraverso test neurocognitivi come il MoCA il MODA o R-BANS (e altre batterie di test) che, se positivi, conducono a esami del sangue specifici oltre che ad un ECG.
Uno dei sintomi (prodromi) dell’insorgenza di Alzheimer è senz’altro la difficoltà mnemonica e attentiva anche se non sono sintomi patognomonici in quanto presenti in altre patologie come sindromi metaboliche (il diabete, dilipidemie), o in patologie ischemiche o di natura venosa e in molti casi anche sindrome ansiose o depressive.
Se avete dei dubbi non esitate quindi a sottoporvi al test di screening.
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