Essere grati al proprio intestino irritabile?

E’ proprio così io sono grata al mio intestino perché mi ha educata molto bene!
Non fosse stato per i suoi avvertimenti, fatti di dolore, gonfiore ecc, io non avrei mai capito che dovevo occuparmi di più di me stessa!
Non avrei mai capito che non tutti ciò che è presente sugli scaffali di alimentari di un supermercato è davvero “commestibile”!
Lui mi ha insegnato a indagare sulle caratteristiche degli alimenti, che si incrociano con le caratteristiche di ognuno di noi!
Mi ha insegnato anche che non esiste una dieta unica per tutti, ma anche che ci sono cibi che possono fare bene a quasi tutti!
Insomma il mio intestino è stato il mio mentore, il mio coach, e non lo ringrazierò mai abbastanza per questo!
Se oggi mangio molto meglio, e mi sto occupando attivamente della mia salute odierna e futura è senz’altro merito suo…. e del fatto che l’ho vissuto così!
Ho raccontato questo perché spesso un malessere, una situazione particolare la viviamo come un “impedimento”, una seccatura, ma forse da un’analisi attenta potrebbe rivelarsi qualcosa di positivo.
Probabilmente uno dei segreti del “vivere bene” è proprio saper leggere le situazioni in chiave positiva e saper imparare dall’esperienza!
E non è vero che tutto questo appartiene ai saggi…. (è una scusa, riconoscilo!).

Buona vita
La tua coach

La domanda giusta…cambia la vita!

Siamo abituati a pensare che dobbiamo trovare sempre delle risposte alle domande che ci facciamo e anche in fretta! Molto spesso però sbagliamo le domande e così la nostra ricerca non porta risultati di miglioramento. Non c’è niente di peggio che dare risposte giuste a domande sbagliate!
Imparare a farci domande utili è veramente molto importante. Smettiamo per esempio di farci le domande “ma come mi vedono gli altri? Ma sarò ridicolo a fare questo o quello?”. Queste domande servono solo a perdere concentrazione su quello che è il nostro obiettivo/i, a distogliere energie laddove ci sarebbero molto più utili,… e poi sono talmente autoreferenziali! Sei sicuro di essere così centrale nella visione degli altri?
E’ importante invece chiedersi per esempio “se non avessi timore del giudizio cosa farei adesso che mi farebbe stare veramente bene, che mi darebbe soddisfazione?” e lasciare che la domanda stazioni nella tua mente e produca i suoi risultati.
Non cercare subito di rispondere lascia che la tua mente inconscia ci lavori su un po’…
E quando trovi delle risposte analizzale una a una attraverso altre domande utili, come “come potrei fare per…., chi potrebbe aiutarmi…come posso chiedere il suo aiuto in modo che mi dica di sì?” ecc.
Gli ostacoli sono solo domande a cui devi trovare risposta e una risposta c’è sempre!
Quando lavori tramite le domande (autocoaching) fallo in uno stato emotivo proiettato al positivo, con convinzione. Per ottenere uno stato emotivo positivo immergiti nel piacere che otterresti nel raggiungere il tuo obiettivo, ripensa a situazioni di obiettivi raggiunti e assapora il sentimento che ti ha pervaso. La tua mente non distingue tra passato e presente e ti farà sentire subito molto positivo. Ti sarà capitato di osservare che se hai pensato a qualche cosa di negativo e triste del passato hai cambiato stato e sei diventato triste, e che se invece hai pensato a qualcosa di bello e connotato positivamente ti sei scoperto a sorridere!!
Bene allora sfrutta questo effetto mentre progetti qualcosa!
Per esempio se cerchi lavoro, o se hai deciso di dimagrire ecc.
Lo so che cambiare il tuo atteggiamento usuale sarà un po’ difficile all’inizio, ma credimi vale la pena farlo!
Se farai una telefonata per la ricerca di lavoro con il sorriso sulle labbra, il tuo interlocutore percepirà questo stato e sarà più facile che si senta positivo nei tuoi riguardi.
Fai questa prova: esci da casa pensando a qualcosa di bello che ti riempie di soddisfazione gioia e quindi con un bel sorriso e mantienilo mentre ti rechi da qualche parte, per esempio alle poste. Guarda l’effetto che fa sul tuo interlocutore la tua energia positiva!
Ti sorprenderai!

Ma quanto mi costa dimagrire…mi conviene?

Questa è una delle domande che ogni persona in sovrappeso o in stato di obesità si fa spesso. Allora vediamo insieme i dati che ci possono aiutare a rispondere in modo sempre personale, a questa domanda.

Naturalmente dipende sempre da cosa significa per noi “conveniente”, ma vediamo i dati economici:

Tutti i metodi che in modo più o meno serio si proclamano utili a dimagrire hanno dei costi.

La BBC ha fatto un calcolo di circa 5-10.000 dollari in media per una persona obesa che voglia dimagrire con uno di questi metodi.

La Weith Watchers è uno dei più diffusi soprattutto nei paesi anglosassoni e il costo medio mensile riportato in questa ricerca condotta dalla BBC è di $700.

Per la Atkins il primo mese ha un costo di $40, dal secondo si passa a $948.

Certo belle somme…..per metodi a volte un po’ discutibili (soprattutto se parliamo di diete povere di carboidrati e troppo iperproteiche).

Ma di contro che costi avremmo se non dimagrissimo?

Questa è una domanda che non ci facciamo mai! Ma è essenziale se vogliamo davvero calcolare i soldi che ci costa realmente dimagrire!

Un articolo tratto dalla rivista “Obesity” ci rende edotti del fatto che i costi per le cure mediche aumentano con l’aumento dell’Indice di Massa Corporea (IMC).

Nella ricerca condotta dal Professor Truls Ostbye su di un campione rappresentativo di lavoratori dell’Università, si va da $2368 con IMC di 19 a $4880 con IMC di 45.

A voi decidere se dimagrire conviene o no! Naturalmente sempre che si mantenga  poi il peso forma! E questo, lo ripeto ancora, succede solo ed esclusivamente se invece di seguire l’ultima dieta di moda, impariamo attraverso un percorso di crescita personale a nutrirci bene secondo i principi di una sana nutrizione e secondo la nostra natura (diversa per ognuno di noi).

 

 

IL METODO: “dimagrire con la mente…e col sorriso”

Dimagrire è un progetto e come tale deve essere pensato prima di essere messo in atto. Se rimane un desiderio porterà solo frustrazione e l’esito negativo, ovvio, minerà anche l’autostima e il senso di autoefficacia. In questo progetto occorre che collabori in primis la nostra mente. Sarà lei ad attivare, attraverso la mente inconscia, le nostre capacità.
Il metodo “Dimagrire con la mente…e col sorriso” è un metodo completo per imparare a dimagrire prima e mantenere il peso poi, durante tutta la nostra vita. E’ un metodo pensato in modo tale che metta in sinergia la mente con i dettami della sana nutrizione anti-aging (rallentamento dell’invecchiamento cellulare), passando attraverso l’integrazione dell’attività fisica in modo piacevole e per niente punitivo, come invece accade spesso quando ci “imponiamo” un comportamento non realmente accettato e metabolizzato!
Il metodo propone un cambiamento vero e tangibile ma secondo i tempi naturali della nostra mente!
E in un tempo che non sembrerà più interminabile, porterà a ritrovare il peso e la taglia giuste per sentirci davvero noi stessi, per riconoscerci e tornare a sentire il corpo qualcosa che ci appartiene completamente.
Ho voluto fortemente un metodo non invasivo, non volitivo, non costrittivo, che assecondasse i ritmi della nostra natura. Un metodo che tirasse fuori il meglio che abbiamo con delicatezza e attenzione alle diversità e alla singolarità di ognuno.
Un metodo che ho voluto studiare con l’aiuto di un medico nutrizionista di grande preparazione tecnica e umana, la dott.ssa Gabriella Mazzolari e che sto diffondendo con grande riscontro in professionisti della salute e del benessere di ogni estrazione.
Questo metodo è diventato un libro che spero possa essere d’aiuto a molte persone che dal desiderare possano piacevolmente passare al “progettare” il loro cambiamento!

A presto, la vostra coach!

Come posso aiutarti a perdere peso?

Se provare a perdere peso per voi è un’esperienza frustrante e le “avete provate tutte!” senza successo compreso andare a parlare con uno psicologo (“magari ho qualcosa che non va!”), perché dovreste farvi seguire da me?
In effetti non vi prometto miracoli! I successi che ho li devo in parte alla collaborazione delle persone che si sono affidate a me, e senza un impegno quotidiano a cambiare qualcosa nella propria vita, non c’è psicologo né coach che tenga!
Ma se cercate qualcuno che non vi faccia mai sentire soli nel vostro percorso, che vi aiuti a tenere alta la motivazione, che sia in grado di offrirvi molta esperienza e preparazione, allora potrei esservi d’aiuto!
Il tipo di supporto che offro non è standardizzato, è personale, è creato sulla vostra personalità, sul vostro temperamento, e sulle vostre esigenze.
Ma se volete il mio aiuto professionale sono due le cose che richiedo sempre:
la prima è che la nutrizione che state adottando per dimagrire sia sana e completa, che non vi esponiate a rischi per la vostra salute.
La seconda è che siate disposti a cambiare la vostra ottica sul cibo e sulle abitudini di vita almeno quel tanto da renderle più sane.
Se siete disposti a questo… allora ci intenderemo!
A presto!

Ma quale dieta?

Dopo aver cercato per anni di non vedere il problema e di raccontarsi che stiamo bene così viene il momento della presa di coscienza e finalmente si prende la decisione: “mi metto a dieta!”. Il buon proposito di dimagrire però rischia di franare subito se non si capisce da dove nasce il sovrappeso. Che dieta iniziare dunque? Cominciamo col dire che dimagrire è una questione di testa e di sentimenti… esattamente come il meccanismo che ci ha fatto ingrassare! Maria doveva perdere 40 Kg e così girava da un dietologo ad un altro senza mai terminare una dieta. Perdeva un po’ di peso ma quando cominciava a vedersi un po’ più magra si diceva: “ma sì dai che sarà mai se oggi faccio un’eccezione?” … e l’eccezione si trasformava subito in regola, facendo naufragare la dieta. Finchè decise di provare la dieta del sondino senza sondino (che consiste nel nutrirsi di integratori sotto stretto controllo medico per 10 giorni e proseguire con una dieta per metà integratori e per metà pasti normali per un altro periodo). Con questa dieta si perdono subito molti kg e per alcune persone è eccellente perché molto motivante! Ma non per chi, come Maria, soffre di binge eating, cioè di attacchi improvvisi di fame compulsiva. Certo Maria, con molta sofferenza, è giunta alla fine dei primi 10 giorni e ha anche perso 5 kg, ma dal giorno dopo ha riiniziato a mangiare 4/5 merendine alla volta! Purtroppo chi ha questo problema comportamentale non è adatto a questo tipo di dieta se non accompagnato da un supporto psicologico/coaching che aiuti ad elaborare i meccanismi alla base del binge eating. Ora Maria ha iniziato un percorso di supporto alla dieta e sta ritrovando la forza per combattere e vincere la sua personale battaglia.
Ogni persona che si trovi in stato di sovrappeso ha una sua personale storia che va ben ponderata e capita insieme per poter trovare il percorso e le motivazioni più giuste per tornare in forma e ritrovare equilibrio e serenità.

Laura Izzi

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La “gabbia” dello stress

Forse non sapete che lo stress provoca un circolo vizioso di tipo psicologico-comportamentale molto difficile da individuare e da ammettere prima ancora che da affrontare. Tutto questo è rappresentato dal fatto che la persona fortemente sotto stress si oppone a qualunque forma di cambiamento che vada nella direzione di gestire meglio il suo stress. Questa impossibilità gli fa sperimentare un senso di impotenza che va a sommarsi a quello già in essere e lo immobilizza più fortemente!
E’ per questo che è molto difficile aiutare chi è in una condizione di stress cronico.
Prima di fornire delle strategie e delle tecniche adeguate è determinante far emergere questo stato psicologico che io chiamo “la gabbia” e che se non ammesso farà fallire ogni tentativo di risoluzione.
“La gabbia” è caratterizzata da un pensiero negativo cronico e da un tunnel mentale senza sbocchi disseminato di false percezioni e convinzioni rigide e mai sensorialmente basate di cui si ha scarsa consapevolezza.
Far emergere questo stato allenterà un po’ alla volta le difese e renderà l’intervento di consulenza più efficace e anche più veloce.
Quando si riesce a sfondare questo muro di impotenza si è già molto vicini ad una visione diversa e più sana del proprio stress e si può cominciare a intervenire sulle cause.
Di solito questi interventi fatti con tecniche di coaching durano dai 10 ai 15 incontri e si impara per sempre a gestire il proprio stress migliorandosi continuamente.